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domenica 30 novembre 2014

DEMENZA ITALIOTA E CARITA' CRISTIANA. I borghesi padovani giocano al carnevale dello straccione per una mezz'ora (un ottima occasione per sfoggiare i loro abitini da cinquemila euro)

E dopo le aggressioni agli ufficiali che sanzionavano commercianti abusivi, o addirittura arrestavano spacciatori nordafrocani, ecco un altro effetto delle sub culture di sinistra inculcate con ogni mezzo (artisti, televisioni, giornali e giornalisti, ecc) nei cervelli fritti dei nipoti dei partigiani e figli dei capelloni. Un popolo davvero di idioti, non c'e che dire. Avete cio che meritate, nulla di piu nulla di meno. Traggo da Vox News:
PADOVA – Alcune decine di persone hanno partecipato ad una manifestazione a favore del degrado e dell’illegalità denominata “Siamo tutti mendicanti”.
L’iniziativa vorrebbe essere una risposta ai recenti provvedimenti adottati dal Comune, guidato dal leghista Bitonci, contro gli accattoni molesti, spesso stranieri, e i questuanti che creano degrado e infastidiscono i cittadini con le loro richieste di denaro che spesso sfociano in vere e proprie aggressioni. Nella quasi totalità dei casi, inoltre, si tratta di persone utilizzate da organizzazioni criminali per raccogliere denaro. Impedire la loro attività, dunque, dovrebbe essere un dovere morale e civico, ma non tutti la pensano così come dimostra questa iniziativa. I partecipanti si sono disposti lungo il perimetro di Piazza dei Signori, rivolti verso la strada, chi con la mano tesa, chi con il cappello in mano, creando una sorta di cordone di questuanti. I manifestanti pro-accattoni hanno dichiarato di appartenere ad associazioni culturali cittadine.
(Puoi leggere anche) GRAPPA BOCCHINO! SEMPRE PIU IN ALTOOOOO! La demenza italiota scala anche le montagne >>> http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/grappa-bocchino-sempre-piu-in-altooooo.html

venerdì 28 novembre 2014

GRAPPA BOCCHINO! SEMPRE PIU IN ALTOOOOO!
La demenza italiota scala anche le montagne

La croce realizzata con il legno dei barconi di Lampedusa arriva sul Monte Rosa per ricordare i migranti morti in mare. Un percorso di oltre tre ore per fedeli e alpini che hanno portato sulle proprie spalle la croce alta quasi tre metri realizzata dal falegname più noto delle isole Pelagie Franco Tuccio. Da Pianalunga al Passo dei Salati, al confine tra le valli di Alagna e Gressoney, la croce, dopo aver viaggiato solitaria in funivia, è arrivata a quota 2.936 metri grazie anche alla partecipazione dello scalatore Michele Cucchi che quest’anno ha completato la scalata del K2 sulle catene dell’Himalaya. L’iniziativa promossa dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano ha avuto l’approvazione di Papa Francesco che il 9 aprile 2014 ha benedetto la croce a Piazza San Pietro con un invito speciale ai promotori dell’evento: “Portatela ovunque”. E’ così è stato perché la croce di legno ha viaggiato da Roma a Napoli, da Milano a Padova, fino a Chieti. Le prossime tappe della croce di Lampedusa saranno a Como tra il 17 e il 26 ottobre, il 9 novembre a Rivoli in provincia di Torino e il prossimo febbraio a Palosco nel Bergamasco.
(Puoi leggere anche) DEMENZA ITALIOTA E CARITA' CRISTIANA. I borghesi padovani giocano al carnevale dello straccione per una mezz'ora >>> http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/demenza-italiota-e-carita-cristiana-i.html

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giovedì 27 novembre 2014

✒ LA TIRANNIA DELLE MINORANZE, I GAY E LA FAMIGLIA "OMOGENITORIALE". Tutti scontenti, tranne loro

I froci non sono gli omosessuali, i froci sono i vari Vladimiro Guadagno e "compagneria" bella. I froci oggi vogliono dei bambini! come le donnine innamorate quando dicono "amore facciamo un bambino?" Ma quel "bambino" perdio diverra uomo, e' gia uomo. I froci dunque con l'aiuto dei capital catto comunisti hanno gia deciso: e' un loro sacrosanto diritto. MA E' DAVVERO COSI?
E' un diritto perche sono una minoranza? con questa logica bastera' formare una minoranza qualsiasi per avanzare diritti, qualsiasi diritto...che so...se i gobbi si mettessero in testa qualcosa potrebbero rompere i coglioni a tutti al fine di ottenere quel loro diritto, ma questo e' folle. Cosicche' la democrazia e' la tirannia dei piu, e quando questi piu (come e' sempre) non sono la "qualita'" ma solo la quantita' ecco che possono quindi anche decidere di dare potere illimitato alle minoranze. Si ma non alla minoranza dei migliori, a qualsiasi minoranza! Noi siamo qui pronti, la "minoranza" fascista italiana chiede agran voce il diritto di non vedere distrutta la famiglia tradizionalmente e naturlamente concepita. Ma le minoranze vanno ascoltate purche siano funzionali al voto, verrebbe da pensare. Un voto che i comunisti hanno da decenni perso; oggi essi non pensano piu solo agli operai oggi pensano anche ai contadini ai negri ai gay agli invalidi...Vediamo se hanno davvero il diritto di formare una famiglia questi pride gay.
Due cose: la sacralita' della Natura (che andrebbe disturbata solo in casi quali la salvaguardia della specie umana, e comunque non certo per ogni sfizio culturale), e le problematiche psicologiche di un bambino, di un uomo. Per queste ultime occorre decidere: o si distrugge completamente, fino all'ultimo, la concezione di famiglia NATURALE quindi formata da due individui di sesso diverso, oppure e' da mettere in conto una problematica psicologica del bambino di due gay. Questo perche' in una societa' dove, come e' NATURALE che sia, le famiglie saranno perloppiu composte da genitori di sessi diversi, lui sarebbe sempre un diverso. Si dice spesso che l'importante per il figlio e' l'amore, dove c'e amore c'e famiglia, e stupidagini simili senza mai preoccuparsi di tali problematiche psicologiche che quantomeno "potrebbero" esserci. Si certo il figlio di due genitori separati e' normale, non e' un u.f.o., non ha due nasi, ma i miei si sono separati alla mia nascita e solo grazie a certe mie doti di psicologo ho la lucidita' di comprendere quanti problemi interiori questa assenza di famiglia tradizionale mi abbia apportato. Nessuno puo descriverti la luce meglio d'un cieco! Dunque abbastanza egoisti questi froci odierni, la loro emancipazione sa tanto di egoismo personale. Il "bambino" da loro agognato e' un uomo che potrebbe avere dei problemi, in quanto l'uomo e' vestito di cultura e a lui la cultura ordinerebbe che e' un diverso. Ed e' sempre a causa proprio della cultura che a mio avviso i froci vogliono oggi a tutti costi esaudire il loro capriccio dei bambini; si sentono donne, vogliono esserlo in tutto e per tutto. Pero' in Natura, ammesso che esista, un animale omosessuale (in quanto animale privo di ogni costruzione mentale, di cultura appunto) non si sognerebbe certo di soffrire se non ha una famiglia. Cosicche questi froci vogliono mettere in secondo piano l'eventuale sofferenza di un figlio in nome di un loro "desiderio culturale". Gia questo di per se e' abbastanza criticabile. Hanno poi l'ardire di porre la "nostra" cultura condivisa contro la Natura. Gia signori, perche anche io vorrei volare ma se la Natura ha stabilito che io in quanto uomo non posso permettermi questa gioia, io saro' cosi umile verso di lei da trovarmene altre. A me pare la Natura abbia deciso che solo due sessi diversi possano procreare, quindi Nichi Chiappola se tu e il tuo compagno volete un bambino a noi perche' dovrebbe interessare? solamente perche' siamo sotto una dittatura capital catto comunista che ti supporta e che come olio di ricino ci obbliga a tali cambiamenti che voi chiamate "progressismi" della nostra societa.
Ma il progresso culturale umano non e' come quello tecnologico, esso non viaggia su una linea ascenzionale, no. L'uomo rimane sempre lo stesso nei secoli, i cambiamenti culturali si muovono a destra e sinistra, avanti e anche indietro, non sono quindi definibili progressismi. La Natura non si tocca, e la psicologia dei bambini va salvaguardata piu dei vostri capricci cutlurali.
Un tropicale sieg heil
Andres Marzio M o l i s e
(Puoi leggere anche) LA DIFFERENZA TRA UN FROCIO E UN OMOSESSUALE. Non tutti i gay sono stupide checche >>> http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/la-differenza-tra-un-frocio-e-un.html
(Puoi vedere anche) LA LUCIDA "OMOFOBIA" DI PUTIN: LINK VIDEO >>> https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ckFdJPQa5QA

martedì 25 novembre 2014

MUSSOLINI! Alcune frasi del Duce e bel video

Avevo in testa da giorni il bellissimo video di Nero Italico "Mussolini un amore tutto italiano"...levato! pare violasse qualche copyright. Devo dire che ho notato molti ma molti video diciamo cosi in "contro tendenza" essere soppressi da youtube......
I leoni di Traù sono stati distrutti; ma ecco che, distrutti, sono, come non mai, divenuti simbolo vivo e testimonianza certa. Solo uomini arretrati ed incolti possono illudersi che, demolendo le pietre, si cancelli la storia.(Mussolini)
Amate il pane, cuore della casa, profumo della mensa, gioia del focolare. Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio. (da un articolo scritto in occasione delle Giornate del pane
Basta guardargli la testa per capire che ha un piccolo cervello.
Era necessario farci strada con la violenza, con il sacrificio, con il sangue; era necessario stabilire un ordine e una disciplina voluti dalle masse, ma impossibili da ottenere con una propaganda all'acqua di rose, con parole, parole e ancora parole e con ingannevoli battaglie parlamentari e giornalistiche.
Il Mondo, me scomparso, avrà bisogno ancora dell'Idea che è stata e sarà la più audace, la più originale e la più mediterranea ed europea delle idee.
Il "superuomo" ecco la grande creazione Nietzschiana. Qual impulso segreto, quale interna rivolta hanno suggerito al solitario professore di lingue antiche dell'università di Basilea questa superba nozione? Forse il taedium vitae... della nostra vita. Della vita quale si svolge nelle odierne società civili dove l'irrimediabile mediocrità trionfa a danno della pianta-uomo. E Nietzsche suona la diana di un prossimo ritorno all'ideale. Ma a un ideale diverso fondamentalmente da quelli in cui hanno creduto le generazioni passate. Per comprenderlo, verrà una nuova specie di "liberi spiriti" fortificati nella guerra, nella solitudine, nel grande pericolo, spiriti che conosceranno il vento, i ghiacci, le nevi delle alte montagne e sapranno misurare con occhio sereno tutta la profondità degli abissi.
Il Vaticano odierno è identico al Vaticano del secolo XVI. È il covo dell'intolleranza e di una banda di rapinatori.
I nostri generali, anche i migliori, sono rimasti all'800. Credono ancora che vincere una guerra sia una questione di mezzi. Ignorano l'elemento psicologico e gli effetti di quella super-arma che si chiama fede. I carri armati sono pezzi d'acciaio. Ma la storia non si fa con l'acciaio. Si fa con lo spirito.
La democrazia ha tolto lo «stile» alla vita del popolo. Il fascismo riporta lo «stile» nella vita del popolo: cioè una linea di condotta; cioè il colore, la forza, il pittoresco, l'inaspettato, il mistico; insomma, tutto quello che conta nell'animo delle moltitudini.
La disciplina deve cominciare dall'alto, se si vuole che sia rispettata in basso.
La Germania si compone di diverse razze, più o meno felicemente miscelate fra loro come ognuno può constatare girando in Germania. Vedremo se il nazismo riuscirà a trarne un «armento» di sangue puro. Nella migliore delle ipotesi, secondo i calcoli degli esperti nella materia, occorrono sei secoli, fra matrimoni razziali e non meno razziali castrature.
Mutevolissimo è lo spirito degli italiani. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent'anni un popolo come l'italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell'oblio. Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io. La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie. Il fascismo ha avuto più morti dei suoi avversari e il 25 luglio al confino non c'erano più di trenta persone. [...] Quando si scrive che noi siamo la guardia bianca della borghesia, si afferma la più spudorata delle menzogne. Io ho difeso, e lo affermo con piena coscienza, il progresso dei lavoratori. [...] Tra le cause principali del tracollo del fascismo io pongo la lotta sorda e implacabile di taluni gruppi industriali e finanziari, che nel loro folle egoismo temevano ed odiano il fascismo come il peggior nemico dei loro inumani interessi. [...] Devo dire per ragioni di giustizia che il capitale italiano, quello legittimo, che si regge con la capacità delle sue imprese, ha sempre compreso le esigenze sociali, anche quando doveva allungare il collo per far fronte ai nuovi patti di lavoro. L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora.
Nella storia non si è mai visto un popolo retto da un paralitico. Si sono avuti Re calvi, Re grossi, Re belli e magari stupidi, ma mai Re che per andare al gabinetto, al bagno o a tavola avessero bisogno d'essere retti da altri uomini.
[Sul nazismo] Razzismo al cento per cento. Contro tutto e contro tutti: ieri contro la civiltà cristiana, oggi contro la civiltà latina; domani, chissà, contro la civiltà di tutto il mondo! (da Teutonica, Il Popolo d'Italia, 26 maggio 1934)
Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità sta in altre forze talora irresponsabili e segrete. La democrazia è un regime senza re, ma con moltissimi re talora più esclusivi, tirannici e rovinosi che un solo re che sia tiranno
Sarei grandemente ingenuo se chiedessi di essere lasciato in pace dopo morto. Attorno alle tombe dei Capi di quelle grandi trasformazioni, che si chiamano rivoluzioni, non ci può essere pace; ma tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato. Mentre il mio spirito, ormai liberato dalla materia, vivrà, dopo la piccola vita terrena, la vita immortale e universale di Dio. Non ho che un desiderio, quello di essere sepolto accanto ai miei nel cimitero di San Cassiano.
Se Dio esiste, gli do due minuti per fulminarmi.
Tutte le leggi umane, non quelle divine, sono il risultato di uno sforzo di uomini. Altri uomini vengono, modificano, aboliscono, perfezionano. Non ci vuole nulla ad abolire. Distruggere è facile, ma ricostruire è difficile.
Con la libertà di stampa i giornali pubblicano solo ciò che vogliono veder stampato le grandi industrie o le banche, le quali pagano il giornale.
La gente oggi non vuol governare; essa vuole esser governata, e avere la sua pace. Se fossero di più i grandi uomini di stato in Europa, ci sarebbero meno partiti.
Che in Italia si faccia del razzismo e dell' antisemitismo è cosa tanto importante nella sua apparenza politica quanto priva di peso nella sua sostanza reale. La purità della razza in questo popolo sul quale sono passate tante invasioni e che ha assorbito tante genti dai quattro punti cardinali, e il pericolo semita in una Nazione come la nostra dove perfino l' alta finanza, e perfino se manovrata dagli ebrei, non può non diventare qualcosa di cattolico, sono evidentemente fandonie da lasciar scrivere a certi zelatori. Se le circostanze mi avessero portato a un Asse Roma-Mosca anziché a un Asse Roma-Berlino, avrei forse ammannito ai lavoratori italiani, intenti alla loro fatica con tanta alacrità e però con un distacco che i razzisti potrebbero chiamare mediterraneo, l'equivalente fandonia dell' etica stakanovista.
Comunichi al Senatore Agnelli che nei nuovi stabilimenti Fiat devono esserci comodi e decorosi refettori degli operai. Gli dica che il lavoratore che mangia in fretta e furia vicino alla macchina non è di questo tempo Fascista. Aggiunga che l'uomo non è una macchina adibita ad un'altra macchina. (telegramma datato 16 luglio 1937, indirizzato al Prefetto di Torino)
Il contadino deve rimanere fedele alla terra, dev'essere orgoglioso di essere contadino, fiero di lavorare il suo campo, né cercare altrove una vita più facile perché una vita più facile non esiste.
Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.
L'Europa sarà dominata dalla Germania. Gli stati vinti saranno vere e proprie colonie. Gli stati associati saranno province confederate. Tra queste la più importante è l'Italia. Bisogna accettare questo stato di cose perché ogni tentativo di reazione ci farebbe declassare dalla condizione di provincia confederata a quella ben peggiore di colonia.
La lotta è l'origine di tutte le cose perché la vita è tutta piena di contrasti
Bisogna che non appena questa gente tenterà di sbarcare, sia congelata su questa linea che i marinai chiamano del bagnasciuga. (Discorso del 24 giugno 1943 al Direttorio del Partito nazionale fascista)
La storia ci dice che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo dell'umanità. Forse è il destino tragico che pesa su l'uomo. La guerra sta all'uomo, come la maternità alla donna.
Neve e freddo vanno benissimo, così muoiono le mezze cartucce e si migliora questa mediocre razza italiana. Una delle principali ragioni per cui ho voluto il rimboschimento del'Appennino è stata per rendere più fredda e nevosa l'Italia.
Non è più permesso a nessuno di vivere su quello che fu fatto da altri prima di noi. Bisogna che noi creiamo.
Se veramente, cosa che io escludo sin da oggi, si meditasse, veramente, di soffocare la vita del Popolo Italiano in quel mare che fu il mare di Roma, ebbene si sappia che il Popolo Italiano balzerebbe come un solo uomo in piedi pronto al combattimento con una decisione che avrebbe rari precedenti nella storia.
Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la vittoria africana resta nella storia della patria, integra e pura, come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano.
Il popolo non fu mai definito. È una entità meramente astratta, come entità politica. Non si sa dove cominci esattamente, né dove finisca. L'aggettivo di sovrano applicato al popolo è una tragica burla. Il popolo tutto al più, delega, ma non può certo esercitare sovranità alcuna. I sistemi rappresentativi appartengono più alla meccanica che alla morale.
L'individuo tende ad evadere continuamente. Tende a disubbidire alle leggi, a non pagare i tributi, a non fare la guerra. Pochi sono coloro – eroi o santi – che sacrificano il proprio io sull'altare dello Stato. Tutti gli altri sono in stato di rivolta potenziale contro lo Stato.
E' bene che i primi a ridere delle storielle antifasciste siamo noi.
L'ammirazione e la paura sono sempre un pò parenti.
La pioggia può scolorirmi le parole, ma non le idee! (A chi gli disse che la pioggia poteva rovinargli le pagine del discorso pronunciato a Berlino nel 1937, in occasione della visita a Hitler)
Temo più uno iettatore che un antifascista!
Gli inglesi sono dei tedeschi che hanno viaggiato!
Ricordatevi che bisogna odiare il nemico!
Se gli italiani provassero un mese di governo di Stalin, farebbero un vitalizio con Mussolini.
Questa faccia di feto di Badoglio! Quante anticamere ha mai fatto! Se c'è un uomo che io ho aiutato, che ho coperto di onori e di denaro è stato lui, il responsabile di Caporetto... Si salvò perché era massone, e massone rimase tutta la vita!
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(Puoi leggere anche):
MUSSOLINI ULTIMO ATTO. Intervista del Duce: http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/mussolini-ultimo-atto.html
IL DISCORSO DEL LIRICO Milano: 16 Dicembre 1944 Teatro Lirico: http://ablocutio.blogspot.com/2014/12/il-discorso-del-lirico-milano-16.html
LE ULTIME RIGHE DEL DUCE BENITO MUSSOLINI: http://ablocutio.blogspot.com/2014/12/le-ultime-righe-del-duce-benito.html
HITLER! Alcune frasi del Führer e bel video >>>http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/hitler-alcune-frasi-del-fuhrer.html

lunedì 24 novembre 2014

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HITLER! Alcune frasi del Führer e bel video 卐

La Francia, in misura sempre maggiore, integra il suo esercito con gli elementi di colore del suo gigantesco impero e, dal punto di vista della razza, si va così rapidamente "negrizzando", che in verità si può parlare della nascita di uno stato africano sul suolo europeo. Se questa mescolanza continuasse per altri trecento anni, sparirebbero gli ultimi resti di sangue franco e si formerebbe un compatto stato africano-europeo che va dal Reno al Congo, popolato da una razza inferiore, figlia di un costante imbastardimento.
Chi vuole vivere deve lottare. Chi si rifiuta di combattere in un mondo di eterno conflitto, non merita di vivere.
I preti oggi ci insultano e ci combattono, si pensi per esempio alla collusione tra la Chiesa e gli assassini di Heydrich. Mi è facile immaginare come il vescovo von Galen sappia perfettamente che a guerra finita regolerò fino al centesimo i miei conti con lui...
I preti sono aborti in sottana, un brulichio di cimici nere, dei rettili: la Chiesa cattolica stessa non ha che un desiderio: la nostra rovina.
Il cristianesimo è un'invenzione di cervelli malati, un insieme di mistificazioni ebraiche manipolate dai preti; è la prima religione a sterminare i suoi avversari in nome dell'amore; è intollerante, inganna il popolo, contraddice la ragione e lo sviluppo scientifico.
Il cristianesimo proclama un egualitarismo iniquo, diffonde l'idea pericolosa e nociva dell'aldilà e di un Dio trascendente, in contrasto con la teoria dell'Evoluzione; venera il volto contorto di un crocifisso; separa l'uomo dalla materia, mentre non esiste alcuna frontiera tra l'organico e l'inorganico.
La dottrina nazionalsocialista è integralmente antiebraica, cioè anticomunista ed anticristiana.
Non fondo molto sull'avvenire degli Americani. Ai miei occhi, è un Paese marcio. A ciò si aggiunge il problema delle razze e delle ineguaglianze sociali. È quel che ha causato la rovina di Roma, eppure si trattava di una costruzione solida e che rappresentava qualcosa. Inoltre, i Romani erano animati da grandi idee. Niente di simile nell'Inghilterra di oggi. Quanto agli Americani, inutile parlarne.
Oggi, chiunque abbia un po' di familiarità con le scienze naturali non può prendere sul serio la dottrina della Chiesa in quanto tale: ciò che è in contraddizione con le leggi della natura, non può essere di Dio. Io non so niente dell'aldilà e sono tanto onesto da confessarlo.
Se il bolscevismo trionfasse, l'umanità perderebbe il dono di ridere e di gioire. Non sarebbe più che una massa informe, condannata al grigiore e alla disperazione
Se non rispettassimo le leggi naturali, imponendoci col diritto del più forte, verrebbe il giorno il cui le bestie feroci ci divorerebbero di nuovo – poi gli insetti mangerebbero le bestie feroci, e infine solo i microbi sopravviverebbero.
Tutto, nel comportamento di questa società americana, attesta che si tratta di un mondo mezzo ebraico e mezzo negrificato.
Provai profonda ammirazione per il grande uomo a sud delle Alpi, che pieno di fervido amore per il suo popolo, non venne a patti con il nemico interno all'Italia, ma volle annientarlo con ogni mezzo. Ciò che farà annoverare Mussolini fra i grandi della Terra è la decisione di non spartirsi l'Italia con il Marxismo, ma di salvare la sua patria dal Marxismo distruggendolo.
I mezzi capaci di riportare la più facile vittoria sulla ragione sono il terrore e la forza.
La razza umana è diventata forte nella lotta perpetua, e non potrà che perire in una perpetua pace.
Nei partiti borghesi una sola preoccupazione spinge a costruire nuovi programmi o a "riformare" quelli che già esistono: la preoccupazione per l'esito delle prossime elezioni. Le commissioni si radunano e "rivedono" il vecchio programma come il soldato al fronte cambia la camicia: cioè quando è piena di pidocchi. Nel nuovo programma a ognuno è dato il suo; ma spesso ci si dimentica di una diffusa esigenza popolare. Allora in tutta fretta si inserisce nel programma ciò che ancora vi trova posto, sperando di aver soddisfatto l'esercito dei piccolo borghesi e delle rispettive mogli, e confidando nell'incrollabile stupidità degli elettori.
Quaggiù il successo è il solo metro di giudizio di ciò che è buono o cattivo.
Al vincitore nessuno chiederà mai conto di quello che ha fatto.
Ciò (il "Reichskonkordat") non mi impedirà di sradicare totalmente il cristianesimo dalla Germania, di eliminarlo in maniera completa, radicale e definitiva. È una questione decisiva: o il nostro popolo ha una fede ebraico-cristiana, con la sua morale molle e compassionevole, oppure una forte ed eroica fede nel dio della natura, nel dio del proprio popolo, nel dio del proprio destino, nel dio del proprio sangue [...] Non è possibile essere cristiani e tedeschi insieme.
CONSIDERAZIONI DI ADOLF HITLER SULL'ECONOMIA >>>> http://nsab-mlns.org/ws/considerazioni-di-adolf-hitler-sulleconomia/
(Puoi leggere anche) MUSSOLINI! Alcune frasi del Duce e bel video >>>http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/blog-post_25.html
OLOCAUSTO LA GRANDE BARZELLETTA "...un altro pasticcino frau Junge?" >>>http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/olocausto-la-grande-menzogna.html
GANDHI! Uno dei tantissimi bocconi amari che si finge di non sapere, Gandhi e Mussolini http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/gandhi-e-il-duce-si-incontrarono-una.html

venerdì 21 novembre 2014

QUANDO L'INSULTO E LA VIOLENZA E' PROGRESSISTA O ARCOBALENO VA TUTTO BENE. Tra le mille ipocrisie di sinistra non manca quella della condanna della violenza

Di recente abbiamo assistito a comunisti che si scagliano contro il carro funebre di Erich Priebke, sindacalisti assaltare le forze dell'ordine, gay aggredire fisicamente dei cittadini che manifestavano contro le "nuove forme di famiglia", Salvini fare il safari tra le scimmie imbizzarrite...ma quando si parla di violenza, e' sempre e soltanto "violenza fascista". C'e da riflettere sulla concezione di democrazia che hanno questi democratici, ed anche su molte, moltissime altre mistificazioni che mettono in atto, tra le quali appunto quella della violenza fascista.
Quando pero', a vedere simili scene di cui allego qualche link, o spaccare vetri di negozi o aggredire verbalmente chi la pensa in modo diverso guarda caso sono sempre elementi di sinistra puntualmente avallati e difesi dall'intellighenzia italica. Il fatto e' che la condanna della violenza e la democrazia dovrebbero essere i valori forza di questa area di italioti, non certo quelli dei fascisti che riconoscono l'importanza della violenza e la fregatura democratica, eppure loro stessi sputano sui loro valori...non disdegnando neppure di pulire il loro coltello sul nemico. Copio di seguito un bel articolo di Gianfranco de Turris.
VIOLENZA ARCOBALENO (link testo)>>> http://voxnews.info/2014/10/05/gang-gay-a-caccia-di-cattolici-per-le-strade-di-bologna-terrore-e-feriti/
VERMI SI RECANO AI FUNERALI DI ERICH PRIEBKE (video)>>>https://www.youtube.com/watch?v=Dr-jXeMoLl4
IL SAFARI DEL LEGHISTA (video)>>> https://www.youtube.com/watch?v=8Vn9U1aaLP4
TAPPARE LE BOCCHE DI CHI NON E' ALLINAEATO (video)>>> https://www.youtube.com/watch?v=lqLn5N6CGcs
Di Gianfranco De Turris:
Durante una manifestazione a Roma i No TAV assaltano la sede del PD, e Gianni Cuperlo parlò di “violenza fascista”.
Un giornalista de la Stampa viene pedinato e filmato nonostante sia sotto scorta; un senatore del PD trova sul pianerottolo di casa bottiglie incendiarie e lettere minatorie alla scuola calcio di suo figlio: entrambi sono nel mirino dei No TAV che sanno tutto di loro. Dopo aver denunciato il fatto, Marco Imarisio sul Corriere della Sera del 14 gennaio così conclude il suo corsivo: “Quello che stanno subendo Massimo e Stefano si chiama fascismo”, e il suo pezzo è intitolato “Non si sentono parole di condanna per le minacce fasciste dei No TAV”.
Ora che un politico di sinistra usi quei termini può essere comprensibile anche se non giustificabile, ma che usi una simile fraseologia un cronista di solito attento e oggettivo che non ha mai fatto sconti ai violenti è sconfortante. Vuol dire che la battaglia delle parole e il luogocomunismo progressista ha imposto i suoi diktat, e nessuno ha il coraggio di andare controcorrente. Non è vero che la violenza è violenza e non ha colore. La violenza invece da qualsiasi parte provenga ha un solo colore, quello nero, è fascista, mai quello rosso come pure sono i No TAV.
Eppure un giornalista come Imarisio dovrebbe avere buona memoria e ricordarsi, pur se magari non ha vissuto di persona quell’epoca, il modus operandi del terrorismo ultracomunista degli anni Settanta. Erano le Brigate Rosse, Prima Linea, Potere Operaio e le altre sigle consimili a fare proprio quello che stanno facendo oggi i No TAV, infiltrati e ormai guidati dai violenti e dai facinorosi di professione che a quella esperienza di quarant’anni fa si stanno rifacendo incoraggiati dalle Nuove BR in galera. Erano loro che pedinavano, fotografavano, annotavano orari di entrata e uscita da casa e dai posti di lavoro, prendevano i numeri delle targhe e gli indirizzi: si sono trovati fogli e quaderni pieni di simili dati, soprattutto di gente di destra, spesso alla fine ammazzata o ferita. Evidentemente anche quelli erano fascisti mascherati da comunisti come anche inizialmente si tentò di accreditare, ad esempio da parte di Umberto Eco e di Giorgio Bocca.
Non era affatto così, perché quelle brave persone erano compagni convinti, che magari sbagliavano come pure si disse, ma compagni, convintissimi delle loro idee comuniste e di quanto facevano, come in fondo lo sono oggi i No TAV.
Però oggi il comunismo non esiste più, i comunisti tanto meno e si sorride quando qualcuno li cita: ma guarda un po’, c’è ancora qualcuno che ci crede! Mentre invece il fascismo e i fascisti quelli sì che sono dietro l’angolo, alle porte, ci minacciano e ci spiano occultamente, sono pronti alla rivincita, non c’è affatto da scherzarci.
Essere riusciti a tanto è indice del potere che ha ancora l’intellighenzia, il giornalismo e la politica di sinistra: col tempo hanno effettuato una specie di lavaggio del cervello senza praticamente opposizione. La violenza di ogni tipo e genere, di ogni provenienza e manifestazione non è, non può essere che “fascista”!. Amen.
Cade (ritengo volontariamente) nella trappola linguistica anche il Pigi Battista, difensore sempre sulle colonne del Corriere della libertà di opinione scritta e parlata, anche se qualche volta se lo dimentica. In un altro corsivo, questa volta del 15 gennaio, stigmatizza l’assalto di un gruppo di studenti nei confronti di Angelo Panebianco, docente bolognese e collaboratore del quotidiano dove aveva osato scrivere parole sensate e controcorrente sulla immigrazione. Accusato di “razzismo”, imbrattate pareti e porta del suo studio all’università, irruzione nelle sue stanze, intimidazione. Per Battista si tratta di “squadrismo” e di “gestualità squadrista” tout court, neppure, chessò, di “squadrismo rosso”. C’era da scommetterci. Eppure Battista ha l’età e l’esperienza per ricordarsi bene cosa avveniva negli atenei italiani a partire dal mitizzato Sessantotto: le stesse identiche cose. Anch’esse ”squadrismo” o non piuttosto “violenza proletaria” contro i “baroni reazionari”? Da quella contestazione nacque infatti il terrorismo ultracomunista. I giovani che hanno insultato Panebianco lo definivano “razzista”, vulgo “fascista”. Da parte di “squadristi” un po’ strano.
Se la reazione pavloviana secondo cui ogni violenza è per definizione “fascista” ha attecchito nelle sinapsi di un famoso giornalista come Pigi Battista (il quale peraltro non dice a quale “collettivo” gli aggressori appartenessero), allora ci sono rimaste poche speranze per salvarci dal conformismo lessicale generalizzato.
Infine, la domanda da cui dipende, penso, la nostra possibilità di poter essere finalmente un “Paese normale”: perché la violenza nera di novanta anni fa è incancellabile e la violenza rossa di quarant’anni fa è cancellabilissima, al punto che su targhe e lapidi degli assassinati della formazioni comuniste non si capisce mai chi li abbia uccisi, mentre quella di Bologna è una “strage fascista”?
(Puoi leggere anche): PRIEBKE A DIO E VERMI ALLA TERRA. I comunisti non perdono il vizio di scagliarsi contro i cadaveri inermi http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/priebke-dio-e-vermi-alla-terra.html

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HAGAKURE. Sul come reagire alle difficolta'

✒ ADDIO A VIRNA LISI. Le ipocrisie della sinistra italiana

Dal dopoguerra i capital catto comunisti hanno imposto il loro, di regime, con tutti i mezzi. Tanto per cominciare si sono intascati l'oro DEGLI ITALIANI (per intenderci quello donato all'altare della patria) una volta trucidato Mussolini, e ci hanno finanziato le loro immonde campagne elettorali per anni. Ma poi in ogni altro modo e come ogni regime si sono avvalsi anche degli artisti, dai cantanti agli attori ai personaggi tv tutti devono contribuire a diffondere nel popolo le sub culture che il potere attuale desidera. Ecco come hanno rincoglionito gli italioti. Ed e' l'attrice Virna Lisi a confermarcelo anche con le parole che seguono. Virna Lisi parlava poco. Ma quando lo faceva, diceva sempre qualcosa. Recentemente (circa due mesi fa) in una intervista al Fatto Quotidiano ha detto molte cose e tra le tante ne ha detta soprattutto una: se non sei di sinistra, nel mondo del cinema non lavori.
«Pietro Germi, forse il più grande regista d'Italia. Gli avessero dedicato una strada, una piazza, un Festival. Niente. Non era comunista, è vero, ma com'è 'sto fatto che se uno è comunista lavora e se non lo è non lavora più?».
Basta così, no?
Ma allora, se per di piu tappano la bocca ai vari Magdi Allam, proibiscono il saluto fascista, assaltano le auto dei leghisti,rimuovono dal suo ruolo uno dei migliori ambasciatori che abbiamo come Vattani senza un motivo oggettivo valido, insultano i fascisti che si recano a omaggiare il camerata Priebke e si avventano contro una bara come vermi....ma allora perche' si scandalizzano delle presupposte poche liberta' nel regime di Mussolini? Dio mio quello era un regime fascista e noi non abbiamo mai detto di essere democratici, che la democrazia ad ogni costo e' la loro di bandiera. Per me poi che amo definirmi uomo augusteo la democrazia e' roba da greci! Ma allora gente che rinnega anche la propria bandiera come va considerata? Si dicono poi contro il capitalismo, e ci vendono ai poteri economici dell'Europa...contro la religione, e ci islamizzano, contro lo sfruttamento, e vanno a braccetto con i moderni schiavisti! ma quando si comincera' a smettere di parlare di comunisti, progressisti, europeisti, multiculturalisti? quando cominceremo a trattarli per quello che sono realmente? per come loro trattano noi...dei criminali; ed anzi dei traditori della patria, che e' la forma piu alta di crimine.
Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.
Andres Marzio M o l i s e

giovedì 20 novembre 2014

LE TERME DI DIOCLEZIANO 3D

Le Terme di Diocleziano (Thermae Diocletianae), le più grandi Terme della Roma antica, furono iniziate nel 298 dall'imperatore Massimiano, nominato Augustus dell'Impero romano d'Occidente da Diocleziano, e aperte nel 306, dopo l'abdicazione di entrambi. Si trovavano tra le attuali piazza della Repubblica, piazza dei Cinquecento, via Volturno e via XX Settembre, in un’ampia area in cui sono ancora conservati cospicui resti. Nel 2013 il circuito museale del Museo nazionale romano è stato il ventunesimo sito statale italiano più visitato, con 247.795 visitatori e un introito lordo totale di 909.016,50 Euro.
Le terme furono costruite per servire i popolosi quartieri del Quirinale, Viminale ed Esquilino, e per la loro realizzazione fu smantellato un intero quartiere, con insulae ed edifici privati regolarmente acquistati e con lo sconvolgimento della viabilità preesistente. L'iscrizione dedicatoria, divisa in otto frammenti ed oggi ricomposta nell'aula di ingresso del Museo delle Terme, recita:
« D(omini) N(ostri) Diocletianus et Maximianus invicti seniores Aug(usti) patres Imp(eratorum) et Caes(arum), et d(omini) n(ostri) Constantius et Maximianus invicti Aug(usti), et Severus et Maximianus nobilissimi Caesares thermas felices Diocletianas, quas Maximianus Aug(ustus) rediens ex Africa sub praesentia maiestatis disposuit ac fieri iussit et Diocletiani Aug(usti) fratris sui nomine consecravit, coemptis aedificiis pro tanti operis magnitudine omni culta perfectas Romanis suis dedicaverunt »
« I nostri signori Diocleziano e Massimiano invitti, Augusti "seniores", padri degli Imperatori e dei Cesari, e i nostri signori Costanzo e Massimiano invitti Augusti, e Severo e Massimiano nobilissimi Cesari, dedicarono ai loro Romani le terme felici Diocleziane, che Massimiano Augusto al suo ritorno dall'Africa, in presenza della sua maestà decise e ordinò di costruire e consacrò al nome di Diocleziano, suo fratello, acquistati gli edifici ad un'opera di tanta grandezza, e completate sontuosamente in ogni particolare »
VAI AL BREVE VIDEO >>>http://video.ilmessaggero.it/index.jsp?videoId=42203§ionId=87&t=le-terme-di-diocleziano-in-3d-ecco-comera-la-piscina-da-4000-mq

"TUTTO QUELLO CHE SAPETE SUL FASCISMO E' SBAGLIATO!"

Questa provocatoria affermazione apre Liberal Fascism di Jonah Goldberg, (Penguin Books, pp. 488, sterline 9.99), un corrosivo e brillante saggio di storia delle idee che, dopo aver scalato i vertici di vendita delle classifiche statunitensi, approda nelle librerie del Regno Unito. Stufo di sentirsi dare del «fascista» per le sue idee, l’autore, che è un conservatore dichiarato, giornalista del Los Angeles Times e collaboratore della National Review, ha deciso di reagire dimostrando con solide argomentazioni che il fascismo non è affatto un movimento di destra o reazionario, bensì uno dei più riusciti esperimenti della sinistra rivoluzionaria, figlio diretto di quella Rivoluzione Francese da cui trae origine tutto il pensiero di sinistra e progressista, ovvero liberal. Goldberg fa brillantemente piazza pulita di tutti i luoghi comuni politicamente corretti, ricordando anzitutto le radici socialiste di Mussolini e del movimento nazionalsocialista.
Tutta la politica del Ventennio deriva dai medesimi principi di giustizia sociale che hanno ispirato anche la rivoluzione bolscevica e il New Deal di Roosevelt, ottenendo però risultati assai migliori. Lo Stato, e non l’individuo con le sue capacità e intraprendenza, è sovrano, e allo Stato devono tendere tutte le energie della comunità, sia essa nazionale – come in Italia – oppure razziale come in Germania o politica come nella Russia sovietica o negli Usa degli anni Trenta. Al di là del concetto di bene comune, da perseguire con mezzi diversi, l’ideologia che unisce le varie rivoluzioni è il pragmatismo, l’onnipotenza del Capo e soprattutto il culto dell’azione, elementi che suscitarono negli Usa stima e ammirazione soprattutto negli ambienti progressisti, mentre all’estrema destra il Ku Klux Klan faceva professione di antifascismo. Non è un caso, infatti, che esistano, come fa acutamente notare Goldberg, moltissimi punti in comune tra fascismo italiano e populismo americano, un vasto movimento politico di sinistra che fu sul punto, alla fine dell’Ottocento, di conquistare la presidenza Usa in nome del popolo e della giustizia sociale contro l’onnipotente plutocrazia. Al lettore italiano, grazie alla monumentale opera di Renzo De Felice, probabilmente questa ipotesi sembrerà meno stravagante di quanto non sia suonata oltreoceano, anche se il nostro scenario politico si presta ancora alla grossolana strumentalizzazione del concetto di «fascismo», brandito come una clava all’indirizzo dell’avversario politico di turno. Ma il fascismo storico, sconfitto dalla Seconda guerra mondiale, non segna la fine del fascismo ideale, che ritroviamo – secondo Goldberg – in tutte la manifestazioni più eclatanti della sinistra liberal e nelle azioni dei suoi leader carismatici, a partire dal quel John F. Kennedy, di cui si ricorda il vago progressismo pacifista, dimenticando per esempio che i suoi primi passi in politica furono mossi dall’adesione al movimento neutralista America First, accusato di simpatie con l’Asse. Per non parlare, poi, dei movimenti della sinistra più o meno estrema, che a un’accurata analisi rivelano più di una insospettata condivisione di idee e valori con quelli della Germania nazionalsocialista, cominciando dalla simpatia per l’ecologia e la vita sana e naturale. Hitler era strettamente vegetariano e odiava profondamente i fumatori; Goering fu promotore di una legislazione a tutela della natura e degli animali che rimane ancora oggi un modello esemplare; Hess era un fanatico assertore dell’astrologia e praticava una religiosità che non sarebbe azzardato definire New Age. Per non parlare, infine, dell’esistenzialismo, così intimamente legato alla filosofia di Heidegger; dell’eugenetica, oggi così popolare tra i progressisti; del «decostruzionismo», termine addirittura coniato dagli hitleriani, e persino della critica al consumismo incarnato dai primi supermarket, creazioni del nemico capitalista e apolide, che il popolo doveva boicottare, preferendo le sane botteghe dei commercianti tedeschi.

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✒ ANIMALISMI E BUONISMI DEL XXI SECOLO. Sub culture di una societa' in decadenza

Potrei diventare cannibale, con alcune persone, sono fortunati perche mangio di tutto ma l'unica cosa che non digerisco sono i vegetariani. E non mi interessa se Hitler lo fosse o cosa dicesse in merito, ognuno pensa con la sua di testa, forse anche lui con dei crauti e una spruzzata di aceto non sara' stato male.
Attenzione italioti perche sto per andare controcorrente, e chissa quanti storceranno il naso.
Sono un uomo del primo secolo dopo Cristo, mi fanno schifo gli animalisti buonisti (che distinguo da quelli "ecologisti" ossia quelli che difendono le specie in estinzione e via dicendo). Li trovo dei fanatici, gente pregna di sub culture all'occidentale (cosi come di questa, certamente allora anche di altre). Sono crudeli davvero, se vedono maltrattare un gattino te ne dicono di tutti i colori, ti augurano il cancro o peggio...non parliamo poi di cosa non augurano ai cacciatori (ma le pappardelle al sugo di cinghiale?), essi esprimono la loro violenza anche in altre occasioni magari gridando alla morte del nemico rosso, all'uccisione di tutti i negri, ma il gattino no! toccare il gattino e' da bastardi! non si toccano gli animali! Ecco dunque altri finto buoni, come i difensori dei poveri rifugiati! come i carcerati, che da criminali di botto divengono paladini della giustizia, e allora tutti contro chi tocca le donne o i bambini, per tradizione carceraria... che buoni i carcerati! Insomma questi difensori dei pesci rossi mi hanno rotto i coglioni...per vostra informazione torno ora da un combattimento tra galli!
Ho puntato ed ho vinto miei cari! miei cari italioti...mi vengono a imporre nuove leggi etiche...come i progressisti, e come loro con arroganza....ma mi faccia il piacere mi faccia! Cosi e' successo che discutevo con una di queste folgorate su internet e' quella mi salta su con cose dell'altro mondo: gli animali sono buoni, gli uomini cattivi, gli animali non fanno male per cattiveria ma per mangiare ecc. ecc. Cattiveria? bonta'? ma cosa significano? se sono concetti prettamente umani. Ma come si puo parlare al bar o su un computer di rivoluzioni di giustiziazioni e poi commuoversi (ipocritamente o no) per un gattino? A che servirebbero tali personaggi buonisti in una rivoluzione che pur mai avverra'? Per la gioia di tutti coloro che hanno enfatizzato il mondo animale a scapito di quello umano condivido un video, e naturalmente invito a mettere i loro illuminati commenti di repertorio migliori tipo: gli sta bene, bastardo, mangialo vivo!deve morire!il leone, sta bene nella giungla!
INCIDENTE NELLA GABBIA>>> https://www.facebook.com/video.php?v=619020021513416&set=vb.100002162701990&type=2&theater
Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.
Andres Marzio M o l i s e
(puoi leggere anche) UNA UMANITA' COSI BUONA MI TERRORIZZA >>> http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/una-umanita-cosi-buona-mi-terrorizza.html

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L'EURO E LA SOVRANITA' MONETARIA (come spiegarlo ad un bambino). MUSSOLINI E IL SIGNORAGGIO.

"IL DENARO DELL'ERARIO E' SACRO, ESSO NON PIOVE DAL CIELO, E NON PUO NEMMEN ESSERE FATTO COL TORCHIO CHE SE POTESSI SPEZZEREI. E' FATTO DAL SUDORE E DAL SANGUE DEL POPOLO ITALIANO CHE LAVORA. OGNI LIRA, OGNI SOLDO, OGNI CENTESIMO DI QUESTO DENARO DEVE ESSERE SPESO SOLO QUANDO RAGIONI DI STRETTA NECESSITA LO IMPONGONO."
B. MUSSOLINI
VIDEO SIGNORAGGIO: Le soluzioni di Mussolini >>>https://www.youtube.com/watch?v=fuROqe8MV-0&list=TL10gG9tPvByPc07G3jzItjFuT8sYLaehS

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FU IMPERO ITALIANO. La Somalia ieri e oggi

Roma, 18 ago – Chiedi al fango e alla polvere cos’era la Somalia. Chiedi all’hagga e al gu, chiedi al day e al jiilal, pioggia e mosche nel ventre della savana. Piedi dervisci arrancavano spossati verso le pitture rupestri di Lass Gaal, puntuale l’umido monsone afferrava le caviglie e rispediva il fiato verso le ancestrali rovine di Taleex. Poi venne la strada. Le umili e instabili capanne divennero urbs, Mogadiscio fu presto caput viarum segno di una nuova Roma. Venne la strada e si portò via fango e polvere.
Nella Somalia di inizio novecento su tutto regnava la fame, alla fine degli anni trenta era forse lo stato africano più sviluppato. Soprattutto nelle aree urbane il tenore di vita sia dei coloni che dei somali faceva invidia a molti stati europei. Nella capitale Mogadiscio vennero costruiti decine di edifici di notevole prestigio che seguivano lo stile razionalista tipico dell’architettura fascista. Circa 22 mila italiani giunsero in Somalia e fondarono in pochissimi anni un numero incredibile di aziende attive in particolare nel settore agricolo, avviando un processo di esportazione di frutta tropicale (in primis di banane) che non si arrestò neppure nel primo dopoguerra.
A partire dal 1936 il territorio somalo divenne un impressionante cantiere a cielo aperto, in quattro anni furono costruite dall’amministrazione coloniale italiana decine di scuole, ospedali, porti, piazze. Nel pieno rispetto delle tradizioni tribali e della religione islamica locale, ogni nuovo villaggio vide sorgere una moschea vicina alla chiesa cattolica. Su tutti notevole sviluppo ebbero i villaggi Genale e Villabruzzi (altrimenti detto Duca degli Abruzzi), con quest’ultimo costellato di piantagioni di cotone, banane e canna da zucchero. La lira italiana introdotta dal governo fascista sostituì tallero e rupia indiana, contribuendo al rapido commercio con Roma e alla nascita di nuovi mulini e zuccherifici che godevano di finanziamenti appositi. Ponti, ferrovie e strade moderni sorsero in pochissimo tempo per collegare Mogadiscio alle zone più remote, ma fondamentale per l’economia coloniale fu la realizzazione della “Strada imperiale Mogadiscio-Addis Abeba”. Un’opera straordinaria che legandosi alla sua prosecuzione verso il porto di Massaua, la “Strada imperiale Addis Abeba-Asmara”, permetteva agli autocarri un coast to coast Oceano Indiano-Mar Rosso che aggirava il problema legato al commercio navale, dovuto all’inevitabile passaggio dei mercantili dal Golfo di Aden e da Gibuti, entrambi controllati e sottoposti a gabelle dalla Gran Bretagna.
Nella Somalia di oggi regna il terrore, quello degli attentati e della carestia. Gli Shabaab (che in arabo significa semplicemente “i giovani”) compiono continui attentanti nei centri urbani principali e spadroneggiano nel sud controllando il traffico illegale del carbone che secondo i dati Onu permette loro di fatturare circa 130 milioni di dollari l’anno. La povertà è un sogno, perché poco è sempre meglio di niente. E in Somalia i più non hanno niente. Si muore di fame ovunque, anche nella capitale. Il governo di Mogadiscio, in pratica uno dei tanti in una nazione martoriata da guerre intestine e divisioni territoriali, ha alzato le mani da tempo arrivando a rivolgersi con tono lapidario all’Italia: “colonizzateci ancora”. I pochi occidentali rimasti in loco sopravvivono nell’attesa di un cambio di rotta, che spesso significa semplicemente l’ennesimo rapimento da parte dell’ennesimo gruppo criminale. La rappresentanza diplomatica italiana è praticamente inerte e dichiara di non garantire “alcun tipo di assistenza ai connazionali.” Le strade ridotte a sentieri inagibili durante la stagione delle piogge sono percorse da piedi nudi e martoriati, corpi falcidiati dalla malattia che deambulano verso il confine con il Kenya sperando di superarlo. Il faro littorio di Capo Guardafui osserva triste e impotente il blu dell’oceano.
Chiedi al fango e alla polvere, cos’è oggi la Somalia.
Di Eugenio Palazzini

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GANDHI! Uno dei tantissimi bocconi amari che si finge di non sapere, Gandhi e Mussolini

Gandhi e il Duce si incontrarono una sola volta, nel dicembre del 1931.
Arrivato a Milano il Mahatma, pur essendo persona avara di parole e dichiarazioni, mostra subito di apprezzare la «disciplina, l’ordine e la solida struttura amministrativa» realizzati dal fascismo. A Roma, Gandhi non si limita a visitare i monumenti antichi, ma vede e loda anche le opere del regime, come il Foro Mussolini. Tra gli aspetti più stupefacenti del soggiorno romano vi è la volontà di Gandhi di voler conoscere personalmente il segretario del Partito fascista, Achille Starace, che lo riceve orgoglioso a Palazzo Littorio. Il Mahatma mostra straordinario interesse per l’organizzazione del regime in strutture di massa. Dedica quasi un’intera giornata a visitare le sedi rionali dell’Opera nazionale Balilla di Roma, ammira la palestra dell’Orto Botanico, esprime la volontà vedere le sedi di via Sannio, del rione Monti, di via Puglia e conclude la “maratona” romana alla Legione marinaretti Caio Duilio, sul Lungotevere Flaminio.
L'immersione nella “città eterna” lo tonifica nella mente, oltre che nel corpo, a tal punto da dichiarare di aver ricavato «un’impressione simpaticissima che non dimenticherò mai». Congedandosi dalla folla radunata sulla banchina del porto di Brindisi, prima che la nave Pilsna salpi per Bombay, il Mahatma vuole consacrare la sua amicizia con l’Italia fascista levando il braccio nel saluto romano. «Mussolini è il salvatore e rinnovatore della sua Patria – afferma Gandhi poco prima di partire -. Il Duce è uno statista di primissimo ordine, completamente disinteressato, un superuomo» Tornato in patria, in una lettera all’amico Rolland scriverà: “Il Duce ha fatto molto per i contadini. Senza dubbio ha il pugno di ferro. Ma siccome la violenza è alla base della società occidentale, le riforme di Mussolini sono degne di uno studio imparziale». «Dietro i suoi discorsi enfatici – aggiunge Gandhi – c’è un nucleo di sincerità e di amore infiammato per il suo popolo. Mi sembra inoltre che alla gran massa degli italiani vada a genio il governo di ferro di Mussolini».
"È un santone, un genio, che, cosa rara, usa la bontà come arma."
Benito Mussolini
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(Puoi leggere anche): EVOLA! http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/evola.html

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mercoledì 19 novembre 2014

✒ CRIMINALI E TRADITORI DELLA NAZIONE. I capital-catto-comunisti italiani responsabili a Tor Sapienza e Corcolle come in tutto il paese

E parlo qui ora solo del motivo "immigrazione"...sul fatto che ci hanno resi schiavi del capitalismo d'Europa parleremo in altro momento pur rappresentando quella altra validissima ragione. Ma adesso parliamo un attimo dei nuovi italiani: Una cosa e' l'immigrazione, una cosa l'accoglienza, una cosa sono gli stranieri, una cosa e' che anche noi abbiamo emigrato (noi?)...altra cosa e' mettere il popolo nella condizione di essere letteralmente "circondati" da genti estranee al paese e genti poi con un livello culturale e sociale estremamente inferiore al nostro. C'e' un bella differenza. Aggravante per la vostra condanna v'e il fatto che avete praticato questo scempio dalle vostre ville, e senza prestare il minimo interesse alle voci del popolo (tranne s'intende a quelle dei vostri utili idioti che vi votano, ma che solitamente fanno parte della vostra stessa classe sociale), voi avete solo imposto. Questa cosa e' molto grave, quanto quella di averci resi schiavi dei poteri economici d'Europa...per quest'ultima cosa indosseremo i panni dei comunisti che voi stessi avete tradito e vi giustizieremo come traditori del comunismo oltre che della patria.
CAPITAL CATTO COMUNISTI...la peggior feccia. Stalin mai avrebbe difeso "i diritti degli zingari", oh pardon, dei "camminanti". Che guevara aveva fatto campi di concentramento per i gay. I veri comunisti sarebbero contro il capitalismo, questi pezzi di sterco ci vanno a braccetto, agevolano una immigrazione massiccia- manovalanza a basso costo perche questo richiedono i poteri forti, vendono l'oro degli italiani alle banche...feccia. feccia spocchiosa. punkabbestia in cravatta! Vorreste essere comunisti...nemmeno quello siete. L'unica cosa che vi accomuna e' l'odio per la patria.
In un post facebook c'era la foto della porca Boldrini e si chiedeva: "cosa le diresti se te la trovi di fronte?" Ecco, io a tutti questi "compagni" di merende, i loro votanti ecc...io porrei alla cagna la seguente secca domanda: "Lei signora non fa che parlare, parlare, giudicare, imporre il suo pensiero, condannare il nostro...ma le pongo questa domanda: si sente lei dunque di GARANTIRCI che la convivenza con questa massa di genti diseredate avverra' nell'armonia del mondo a colori e dell'arricchimento culturale? SI SENTE LEI DI GARANTIRCI QUESTO, oltre al suo tanto parlare? o mi cadra' sul pisello come la signora Longari? perche signora Boldrini lei sul cazzo mi ci sta gia e non s'immagina nemmeno quanto.E se lei non mi garantisce questa armonica convivenza vorra' dire che lei e i suoi complici avrete danneggiato la qualita della nostra vita non poco, nel falso nome di una falsa accoglienza, ed in nome invece dei vostri interessi capitalistici. Ecco perche lei con i suoi complici andreste messi al muro e fucilati uno ad uno perche piu male di voi alla patria non fece mai nessuno.
Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.
Andres Marzio M o l i s e
Possiamo stare qui a fare mille mistificazioni sul cosa sia razzismo cosa xenofobia ecc. ecc. ecc...ma portare la popolazione a questi livelli di esasperazione e' un crimine morale al quale non potrete sottrarvi neppure dai vostri caldi salotti...TOR SAPIENZA SOTTO AL CENTRO RIFUGIATI>>> http://video.corriere.it/tor-sapienza-insulti-rissa-residenti-ed-immigrati/3c2eac98-6f00-11e4-a038-d659db30b64c
(puoi leggere anche)SINISTRA NEMICA DELLA NAZIONE>>>http://ablocutio.blogspot.com/2014/11/sinistra-nemica-della-nazione-e-del.html

adlocutio romana arco di costantino