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venerdì 14 novembre 2014
SENECA CI INSEGNA. Come non omologarsi alla cultura dominante, a porci delle domande, ad essere liberi mentalmente e non accettare ogni cosa che ci viene imposta senza prima averla vagliata.
“Non c’è cosa che per noi comporti mali peggiori, del conformarsi all’ opinione pubblica, considerando migliore quello che è accolto da più largo consenso. E siccome non ci mancano gli esempi, si finisce per vivere non secondo ragione ma imitando gli altri. Per questo motivo è tanto grande la massa di persone che crollano una sull’ altra. Come succed in una strage, quando la folla si schiaccia (nessuno, infatti, cade senza trascinare almeno un’ altro e i primi sono la rovina di quelli che seguono), cosi accade nella vita: nessuno sbaglia soltanto per se ma diventa motivo e occasione di errore per altri. E’ pericoloso infatti, appoggiarsi a chi precede e, dal momento che ciascuno preferisce affidarsi piuttosto che esprimere un parere proprio, in particolare riguardo alla vita non si esprime mai un parere, ci si affida sempre. Cosi ci sconvolge e ci fa precipitare un errore che passa di mano in mano. Ci roviniamo a seguire l’ esempio degli altri. Solo stando alla larga dalla folla potremo salvarci. Ma ora il popolo, privo di buon senso, si fa difensore del suo stesso male. Approviamo una cosa e la disapproviamo tempo dopo, ecco il risultato di un parere espresso in base all’ opinione della maggioranza. Non credo alle apparenze. Ho uno strumento migliore degli occhi e più affidabile che mi permette di distinguere il vero dal falso: il bene dell’ animo deve trovarlo l’ animo.”
(LUCIO ANNEO SENECA, De vita beata)
scriveva ancora: “Bisogna collocare la virtù nel luogo da essa occupato affinché estirpi la menzogna e tutto ciò che piace a dispetto della verità, ci distacchi dal volgo in cui riponiamo una fiducia eccessiva e ci restituisca il possesso di opinioni sincere. Questa è, infatti, la saggezza: tornare alla natura ed essere ristabiliti in quella condizione in cui il traviamento generale ci aveva escluso.”
I CIALTRONI DI SINISTRA DEVASTANO L'ITALIA
TI CHIAMANO RAZZISTA SE TI OPPONI ALLA DISTRUZIONE DELLA NAZIONE, TI ISOLANO E TI DISCRIMINANO. I VERI ITALIANI SONO ESULI IN PATRIA OGGIGIORNO, PERCHE LA MASSA HA SUBITO UNO "SPORCAGGIO" DEL CERVELLO! I PEGGIORI VALORI VENGONO OGGI INSEGNATI, LE PEGGIOR SUBCULTURE, E CHI POSSIDE UN ANIMA SANA VIENE TACCIATO DI NEMICO CRUDELE E IGNORANTE. MA RIMANI LIBERO, NON FARTI AVVELENARE DA COSTORO FOSSERO ANCHE 20 MILIARDI
“E’ necessario che si eviti di dare confidenza a tutti costoro: è proprio questa la gente che trasmette i vizi, diffondendoli da un luogo all’ altro. La loro conversazione è molto dannosa; è vero, non produce effetti immediati, ma lascia comunque i suoi germi nel nostro animo e anche quando ci siamo allontanati da loro, ci segue pur sempre il male destinato a risorgere con il passare del tempo. Come le persone che hanno ascoltato un concerto portano con se nelle loro orecchie il fraseggio musicale e la dolcezza delle melodie che impedisce di concentrarsi sui propri pensieri e non consente di dedicarsi ad argomenti seri, cosi i discorsi degli adulatori e di quanti esaltano valori moralmente distorti persistono in noi più a lungo di quanto non sia il tempo occorrente per udirli. (…) Bisogna fuggire queste voci non diversamente da quelle che Ulisse non volle oltrepassare se non legato. Sono dotate dello stesso potere: ti allontanano dalla patria, dagli amici, dalla virtù.”
(LUCIO ANNEO SENECA, Epistole)
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