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venerdì 14 novembre 2014

✒ INTOLLERANZA VERBO DI DIO. Il diritto all'istinto naturale della xenofobia

Ci sono istinti nell’animo umano e di ogni forma di vita, preimpostati dalla nostra Natura madre. Il girasole si gira verso l’astro, una lucertola scappa se ti vede avvicinarti, persino gli insetti cercano l’accoppiamento, un rampicante andra in cerca di luce…I nostril istinti naturali vanno ascoltati, come fossero verbo divino. Rivendico il diritto all’istinto natural dell’uomo, oltre ai “castelli mentali” e le ipocrisie ( inconsapevoli o meno) della religione e delle moderne sub culture occidentali che si ripropongono ingenuamente o meno il cambiare l’uomo e se ne convincono, laddove invece poveri ingenui l’essere umano e’ sempre il medesimo fedele a se stesso nei secoli dei secoli sotto il suo lenzuolo di ipocrisia culturale diverso o simile ogni volta cambiando nei tempi e nelle mode. Solo ipocrisie inconsapevoli generate dai castelli mentali che le culture costruiscono negli animi e che tanto ci differenziano dagli altri animali rendendoci persino schiavi delle nostre e solo nostre infelicita’ inesistenti se non all’interno di questi stessi castelli (pensiamo al desiderio di una moglie, di successo, della stima altrui, del lusso), dicevo solo ipocrisie inconsapevoli possono essere moltissime delle cose dagli uomini d’occidente oggi ragionate: la pieta’ per gli animali che ci nutrono, lo scandalizzarsi per il benessere disegualmente distribuito tra gli uomini, il valore attribuito alla vita umana, l’amicizia fraterna tra tutti I popoli dell’uomo oltre ogni diversita culturale, la negazione del senso d’appartenenza geografica e culturale ed I profondi legami che questi comportano, il dissociarsi dai naturalissimi egoismi umani (animali) che appartengono sempre e solo agli ‘altri”…ecc. Ma solo guardando relamente l’uomo dentro e conoscendolo relamente non disconoscendolo ci si puo prefiggere di migliorarlo. Ma migliorarlo poi cosa significa? Come sara l’uomo giusto, se la giustizia stessa e’ un concetto umano e nulla di piu? La giustizia e’ cio che c’e di funzionale al patto sociale umano, cio che e’ ingiusto e’ cio che lo contasta. Tutto il resto e’ moda etica fluttuante nei tempi. Gli stolti progressisti d’ogni tempo non comprendono come il prgresso culturale dell’uomo non viaggi su una linea ascenzionale, come fa invece quello tecnologico, o saremmo oggi degli dei; il progresso culturale si muove in ogni direzione, torna su se stesso, il progresso culturale non esiste perche l’uomo e’ alla fine sempre lo stesso. Tutto in noi e’ istinto primordial e razionalita; tutto il resto, passioni, ideologie etiche ecc. sono frutto di fantasie culturali e come tali non esistono al di fuori di queste. Persino I sentimenti vanno ricondotti a istinto primordiale: si ama cio che ci da, si odia cio che ci leva. Rivendico il sacrosanto diritto all’istinto natural dell’uomo per amore della Natura creatrice, per sollevare quell lenzuolo posto dagli uomini sugli uomini che li fa vivere sognanti, spesso alla ricerca di un essere umano che non esiste. Chi sogna ben poco puo agire sulla realta’.
Anche l’intolleranza si l’intolleranza e il razzismo verso uomini di culture lontane dalla propria appartengono a questo istinto ed avranno quindi una ragione di esistere. Fino a che questo istinto non va contro le leggi delle societa’ vigenti ha diritto ad esistere senza essere da alcuno discriminato; quando poi dovesse unirsi ad istini consimili e trovasse il coraggio d’andare contro le leggi della societa’ vigente e dovesse poi vincere, allora sarebbe legge e diverrebbe cultura condivisa esso stesso. Siamo dunque fatti di tali istinti preimpostati in noi dalla Natura, oltre che di razionalita’. Puoi pensare bene o male delle donne tuttavia ne sarai attratto e non solo sessualmente, la Natura prevale. Puoi pensare cio che vuoi della tua vita, non sei ricco la tua vita fa schifo, sei povero ma ami la vita, cio che vuoi puoi pensare della tua vita tuttavia la preserverai. C’e qualcosa dunque di molto piu potente delle nostre misere intelligenze, che poi a ben vedere se non si e’ Leonardo Da Vinci non sono poi molto piu sviluppate di quelle degli altri animali. I greci chiamarono questo qualosa “logos”, altri credono in un dio tutto trascendentale al quale rivolgere persino preghiere. E’ vero invece il contrario: e’ l’uomo che deve saper ascoltare dio, e non viceversa. E cio l’uomo fara’ quando la bellezza del creato fara presa sull’animo suo, e quando sapra’ ascoltare se stesso e ascoltando se stesso ascoltera’ il verbo di dio. Chi non sapra o non vorra ascoltare non andra in alcun inferno quando morto, ne in alcun posto piu triste della sua meschina vita stessa. Osserviamo le stesse stelle che osservo’ Pitagora, ammiriamo la stessa luna che ebbe ad ammirare Alessandro, sentiamo gli stessi profumi che senti Socrate e quando il vento accarezza la nostra faccia e’ come accarezzasse quella di Seneca. Abbandoniamoci a tali piaceri, ascoltiamo la natura nei suoi fenomeni naturali e nei nostril istinti piu profondi, invece di chiuderci nei comodi salotti artificiali, tutti pregni come siamo di costruzioni culturali, o sub culturali. Ascoltiamo dunque anche la nostra xenofobia, o paura del diverso, che se in fondo esite una ragione potra' esserci. Non soffochiamola con finti buonismi imposti dai tempi, che tanto non ci riusciremmo.
CONTRO L'INVASIONE.Gli schiavi moderni dei capital-catto-comunisti >>> http://ablocutio.blogspot.com/2010/07/non-ti-piace-il-crogiolo-di-razze-e.html
Ubi ordo, ibi pax et decor. Ubi pax et decor, ibi laetitia.
Andres Marzio M o l i s e

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